09.02.2009 | Normative Inserisci una news

A proposito di anteprime e di concorsi

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Si leggono in questi giorni, dopo l’anteprima amarone, alcuni articoli di degustatori vinicoli, circa l’opportunità o meno delle anteprime

Si leggono in questi giorni, dopo l’anteprima amarone, alcuni  articoli di degustatori vinicoli, circa l’opportunità o meno delle anteprime. Assodato che quasi tutti si concorda sulla utilità delle anteprime, almeno per farsi una idea di massima dell’andamento dell’annata, tralasciando però doverosamente il Rating ufficiale dei Consorzi, che difficilmente scende sotto le cinque stelle , su un massimo di cinque.

Vorrei  soffermarmi con queste riflessioni su un punto che a mio avviso è fondamentale  :

è umanamente impossibile, anche per i palati piu’ allenati, e come si suol dire “ con i calli alle gengive “ potere degustare 60 e piu’ vini nell’arco di poche ore. Questo vale per le anteprime, per i concorsi, per le manifestazioni enologiche ed ogni altro contesto in cui ci siano da degustare tanti vini.

Devo sottolineare un aspetto quanto mai positivo, a mio avviso, che è praticato dall’Assoenologi durante lo svolgimento dei Concorsi da loro seguiti ed organizzati, quali ad esempio : Vinitaly, Vini di Toscana, Vini da Pesce ecc., infatti durante la sessione mattutina, vengono degustati non piu’ di due batterie da 13 vini ognuna, intervallate da una buona mezz'ora di sosta ristoratrice, e cosi’ avviene durante la sessione pomeridiana.

Credo che anche durante le anteprime si dovrebbe adottare questo metodo, che consente a tutti i degustatori, allenati o meno, di mantenere semi-integre le proprie papille gustative, e di non saturarle in poche ore.

Durante un Concorso o un’anteprima,  dove ci sono invece 50 e piu’ campioni da degustare e classificare, il sottoscritto ricorre a due piccoli “ trucchi del mestiere “, per quel che possono aiutare : bere tanta e tanta acqua ( anche due litri ) e mangiare tanto pane e/o grissini.

Ci sono poi sedute piu’ o meno impegnative, dal punto di vista dei tannini, dell’alcol e dell’aggressività, per cui  in certe occasioni si esce dalla sala veramente sfiancati e con le gengive massacrate. Ed allora il giudizio dei vini dove va a finire, qualcuno si chiederà ? La domanda è piu’ che legittima, ma come sempre, rispondo a chi me la pone, in questa maniera : i vini migliori non sfuggono anche dopo 100 assaggi, perché li intercettiamo con il naso, ed altrettanto avviene per i peggiori e per quelli difettati, i penalizzati sono sicuramente quelli che si collocano nella fascia intermedia, ma d’altronde siamo uomini e non macchine automatiche.

Quello che gioca sicuramente a favore di  alcuni di noi degustatori, è la lunga esperienza maturata in oltre 20 anni di militanza, e bene capisco coloro che si sono avvicinati al mondo del vino da pochi anni ( 4/5 ) , le loro perplessità e difficoltà nell’affrontare questi veri e propri “ tour de force “.

Riassumendo credo sarebbe utile per tutti, ridurre il numero di assaggi per batteria, intervallate da soste di 30 minuti, e non andare oltre i 13 assaggi per volta, e non piu’ di due batterie per mattinata o pomeriggio intero.

Si tratterà di dilazionare nell’arco di due giornate, se necessario, il tempo a disposizione per svolgere nella maniera piu’ equilibrata e sensata possibile, queste attività.

Roberto Gatti

 


Tag: Manifestazioni, Vini, winetaste, gatti, amarone, concorsi, anteprime


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